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Come lavare i bicchieri in lavastoviglie e a mano
Era il 1887 quando Josephine Cochrane inventò la prima lavapiatti, un’apparecchiatura che proiettava getti d’acqua sulle stoviglie grazie a un sistema di pompe azionato manualmente e che avrebbe presto rivoluzionato l’organizzazione delle faccende domestiche.
Il suo perfezionamento l’ha resa, soprattutto negli ultimi decenni, un elettrodomestico comune in numerose abitazioni e il suo uso rimane insostituibile in molti locali adibiti alla cucina o al consumo di alimenti e bevande. Questo perché permette un consistente risparmio in termini di tempo dedicato al lavaggio di piatti, pentole, bicchieri e garantisce una pulizia accurata ed efficace. Talvolta, tuttavia, la scelta non oculata dei detergenti utilizzati o il modo in cui disponiamo le stoviglie creano danni e ci ritroviamo tra le mani utensili rovinati se non addirittura rotti.
Il materiale che risente maggiormente del lavaggio in lavastoviglie è sicuramente il vetro e spesso capita di collezionare bicchieri opachi o graffiati che sembrano vecchi e usurati anche quando non lo sono.
Per quanto riguarda il lavaggio a mano i rischi sono ridotti al minino poiché usando acqua sufficientemente calda, il giusto detersivo sapone e una spugna morbida, è sufficiente sfregare delicatamente per eliminare anche i residui più resistenti, come quelli di rossetto, vino o caffè.
Non è possibile affermare lo stesso per il lavaggio in lavastoviglie che richiede invece una maggiore attenzione.
Come pulire dunque i bicchieri?
Poche e semplici sono le regole per evitare qualsiasi inconveniente: assicurarsi che il vetro sia adatto al lavaggio in lavastoviglie; disporre i bicchieri con attenzione negli appositi cestelli in modo che non si urtino l’un l’altro e si possano rigare; scegliere preferibilmente detergenti in gel o liquidi, ma soprattutto di buona qualità, addizionare il detersivo, eventualmente con del brillantante che ha la specifica funzione di favorire la dissoluzione del calcare e di far scivolare l’acqua facilitando anche l’asciugatura; ricordarsi di controllare la quantità del sale, la cui mancanza porta alla creazione di aloni; se previsto dal nostro elettrodomestico, scegliere il programma appositamente studiato per le stoviglie delicate; infine, sciacquare con cura i piatti dai residui di proteine prima di riporli in lavastoviglie in quanto a elevate temperature possono fissarsi sul vetro e macchiarlo.
Se nonostante questi accorgimenti ottenessimo bicchieri opacizzati e ricoperti da una patina bianca, potremmo prima provare a detergerli con dell’aceto, per verificare se si tratta di un deposito di calcare, ma dovremo in seguito arrenderci all’idea che siano irrimediabilmente danneggiati dall’usura.
È comunque possibile prevenire questi problemi e allungare la vita dei nostri utensili utilizzando detersivi di buona qualità, appositamente formulati per ogni tipo di occorrenza.
Se siamo abituati a utilizzare i bicchieri di cristallo, è invece interessante sapere che il problema si riduce a evitare gli urti e gli sfregamenti che si possono avere in lavastoviglie perché contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, sono più resistenti alla corrosione rispetto a quelli di vetro.
Ricordiamoci infine che procedere ad un’asciugatura accurata subito dopo il lavaggio, ci assicurerà bicchieri brillanti, trasparenti e senza alcun senza alcun segno.
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