Quando entrate in casa vi sembra di addentrarvi nella giungla, inciampando tra i giocattoli dei vostri figli, spaventandovi di fronte alla mole di panni sporchi ammucchiati tra il letto e il pavimento e disperandovi di fronte alle pile di piatti dei giorni precedenti?
Taglieri, come pulirli?
Il tagliere è sicuramente l’utensile da cucina indispensabile per creare ricette sia semplici sia elaborate da nouvelle cuisine. In base al gusto e alla sensibilità estetica di ognuno di noi, li possiamo trovare in legno, plastica, vetro o marmo. Essendo una superficie destinata al contatto con alimenti è opportuno osservare alcune precauzioni: vediamo qui nel dettaglio quali accortezze dobbiamo adottare per igienizzare e pulire al meglio il nostro fidato amico tagliere.
TAGLIERE IN LEGNO
Di taglieri in legno ne possiamo trovare di diversi tipi: in quercia, faggio, acero, teak o bamboo. Ognuno di loro, grazie alle specifiche proprietà dettate dalla durezza e dalla porosità del materiale, ha cure e attenzioni diverse. Per esempio l’acero è più duro del faggio e del teak, dunque ha una resistenza maggiore e lo si potrà pulire semplicemente strofinando energicamente con una spugna senza il rischio di danneggiarne la superficie.
La porosità è un aspetto da tenere in considerazione quando si acquista un tagliere in quanto più i pori sono grandi, maggiore sarà l’assorbimento di liquidi e odori che potrebbero favorire l’insediamento di batteri. È dunque ottimale scegliere tavole a venature chiuse come il faggio e il noce in quanto, avendo un basso tasso di assorbimento di liquidi, rendono la pulizia meno impegnativa.
Ma come li possiamo pulire?
Il legno è sempre caratterizzato da una certa porosità e di questo occorre tener conto evitando di impregnarlo eccessivamente con acqua.
- SAPONE PER I PIATTI: una volta pulita la superficie da eventuali residui di cibo, bisogna risciacquare entrambe le superfici sotto acqua tiepida (non bollente), applicare una piccola quantità di detersivo e poi con una spugna (o spazzola a setola morbida) strofinare delicatamente entrambi i lati, facendo attenzione a non creare graffi.
- CANDEGGINA o acqua ossigenata: i taglieri, a contatto con i cibi crudi, in particolare carne, possono essere uno degli anelli della contaminazione di microrganismi. Può essere quindi importante disinfettarli con un disinfettante a base di candeggina o di acqua ossigenata, assicurando un adeguato tempo di contatto e risciacquando alla fine con acqua pulita. Far asciugare il tagliere in verticale.
È importante non pulire il tagliere in legno in lavastoviglie, in quanto il calore e l’azione dell’acqua potrebbe rovinarlo.
TAGLIERE IN PLASTICA
I taglieri in plastica sono sicuramente più comodi, più economici e facili da pulire grazie alla loro resistenza. Infatti, a differenza di quelli in legno, possono essere lavati in lavastoviglie in quanto sopportano bene il calore dell’elettrodomestico.
La continua esposizione al calore però potrebbe rovinare e deformare il tagliere, quindi si suggerisce sporadicamente di lavarlo a mano seguendo le indicazioni di quelli in legno (sapone piatti, candeggina/acqua ossigenata).
TAGLIERE IN VETRO
Il tagliere in vetro è resistente e soprattutto non è assolutamente poroso e non si rischia perciò di contaminare le superfici con eventuali batteri. Non si macchia e a contatto con alte temperature non si deforma permettendone tranquillamente la pulizia in lavastoviglie quante volte si vuole.
Per il lavaggio a mano usate un detersivo per i piatti.
TAGLIERE IN MARMO
Il marmo è sicuramente il materiale più “cool” per un tagliere: elegante, raffinato, è estremamente facile da pulire. I metodi più comuni sono: il detersivo per i piatti, o lavaggio in lavastoviglie.
Assolutamente evitate consigli a base di aceto che, oltre che essere inefficace, per la sua acidità rovinerebbe il marmo
Anche per questi altri tipi di taglieri è importante curare la disinfezione, quando si teme possano essere stati contaminati, con disinfettanti a base di ipoclorito, acqua ossigenata o alcool.
Dopo queste indicazioni non avrai più paura di cucinare piatti strani e creativi con il terrore di non sapere come pulire il tuo utensile amico.
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