Quando entrate in casa vi sembra di addentrarvi nella giungla, inciampando tra i giocattoli dei vostri figli, spaventandovi di fronte alla mole di panni sporchi ammucchiati tra il letto e il pavimento e disperandovi di fronte alle pile di piatti dei giorni precedenti?
Cos'è e come si usa l'alcool etilico denaturato?
Vi siete mai chiesti qual è la principale differenza tra l’alcool etilico e l’alcool etilico denaturato? Perché uno si può bere e l’altro no ma utile per pulire? Ve lo spieghiamo noi!
L’alcool etilico, detto anche alimentare, è un liquido altamente infiammabile e volatile utilizzato nelle bevande alcoliche e nei prodotti alimentari, cosmetici e farmaceutici.
Nella sua versione più pura appare trasparente, inodore e dal sapore pungente, derivante dal processo di fermentazione alcolica di sostanze a base di zucchero.
Per gli altri usi può anche essere di origine sintetica (attraverso la sintesi chimica da etilene e acqua) oppure ottenuto per fermentazione da biomasse, che forniscono una interessante fonte sostenibile per questa sostanza.
Questo liquido viene ampiamente impiegato come solvente e reattivo all’interno dell’industria chimica, o anche come componente di farmaci ad uso esterno e di detersivi.
In ambito di pulizie viene quindi frequentemente utilizzato per coadiuvare nelle azioni di pulizia grazie alla sua notevole efficacia come solvente nello sciogliere lo sporco.
In questo caso viene utilizzata la forma denaturata, addizionata cioè di sostanze colorate tali da renderlo immediatamente riconoscibile, imbevibile ed inutizzabile per uso alimentare.
Al di sopra di una certa concentrazione svolge anche un’importante azione disinfettante eliminando virus e batteri presenti sulle superfici, ma per essere certi che rispetti tutti i requisiti per essere disinfettante, occorre far riferimento a prodotti specificamente autorizzati dal Ministero della Salute che ne ha valutato l’efficacia.
Vediamo ora dove e come è possibile utilizzarlo:
- in bagno, per rendere splendenti i sanitari strofinandoli con una spugna o un panno umidi dopo averli puliti con un detersivo adatto a questo ambiente;
- in cucina, per eliminare macchie di grasso, se non sono state eliminate dal normale detersivo
- sui pavimenti, per facilitare l’asciugatura dopo il lavaggio con il detersivo;
- su vetri e specchi, per farli tornare puliti e brillanti;
- su acciaio e ceramica, dopo un primo lavaggio, per renderli più brillanti;
- per rimuovere macchie d'inchiostro da materiali come tessuti, vetri e PVC;
- eliminare residui di colla da diverse superfici;
- per sghiacciare superfici esterne congelate, anche quelle della macchina, prestando attenzione a non farlo entrare in contatto con elementi delicati.
Questa sostanza non va invece mai utilizzata per:
- accendere o ravvivare il fuoco di caminetti, stufe o barbecue, in quanto altamente infiammabile;
- l’interno del frigorifero: per le superfici a contatto diretto con il cibo assicuratevi che sia evaporato prima di porre cibo non confezionato a diretto contatto;
- pulire il legno.
In conclusione vi ricordiamo di consultare sempre le etichette dei prodotti detergenti che utilizzate per riconoscere eventuali simboli di pericolo riportati su di esse e, in caso di contatto prolungato con pelle, occhi e vie respiratorio o di ingestione, di contattare quanto prima un medico.
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