Prodotti ed etichette, una questione di sicurezza

Nuove importanti informazioni dal sondaggio effettuato da A.I.S.E. tra i cittadini europei! Oggi parliamo di prodotti ed etichette. Come ben ricorderete abbiamo detto più volte che le etichette sono il libretto di istruzioni dei prodotti detergenti.

Ma quanti le leggono davvero?
Si stima che dal 2008 ad oggi ci sia stata una decrescita significativa di attenzione nei confronti di questo strumento d’informazione.
Se nel 2008, il 68% dei cittadini era un osservatore accorto prima dell’acquisto, nel 2017 lo era solo il 57%. Il divario si amplia nel dato che analizza l’abitudine a leggere l’etichetta prima dell’uso: nel 2008 era del 75%, nel 2017 il 60%.

In generale il 50% dei consumatori non legge mai le etichette e in generale vi dedica pochissimo interesse. Il 56% è certo che la tecnologia digitale possa offrire maggiori opportunità di accedere all’informazioni sull’uso sicuro dei prodotti, ma ad oggi vi è un 36% di utenti che ripone i detergenti in luoghi definiti non sicuri pur riconoscendo l’icona di sicurezza corrispondente (93%).Le fonti dalle quali vengono tratte le informazioni sono le più disparate: in primis le confezioni, seguite da volantini, amici e famiglia, social media, stampa, internet, app, professionisti.

E’ interessante la percentuale di risposta di quanti ritengono che prodotti detergenti siano sicuri per l’uomo (51%) e per l’ambiente (30%).

È necessario ricordare che i prodotti vengono immessi nel mercato in seguito a lunghe procedure di approvazione e, se utilizzati seguendo le indicazioni riportate in etichetta, sono sicuri per l’uomo e per l’ambiente.

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