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Muffe e acari: amici dell'umidità, nemici per l'uomo
Acari e muffe sono ospiti fastidiosi e indesiderati che vanno eliminati dalle nostre case poiché possono dar luogo a problemi seri per la salute, potendo costituire la causa di allergie, asma, congiuntiviti e dermatiti.
Questi problemi domestici hanno alcuni aspetti in comune e possono quindi essere trattati insieme: per entrambi, infatti, l’umidità e la scarsa aerazione giocano un ruolo importante, per cui è fondamentale che gli ambienti che intendiamo preservare siano ben arieggiati e il più possibile asciutti.
Gli acari sono piccoli organismi che si cibano di scaglie epiteliali e di forfora umana. L’ambiente ideale per la loro riproduzione è costituito da materiali naturali come lana, cotone, piuma, pelliccia e iuta, mentre le fibre sintetiche si dimostrano inospitali e ostili ai piccoli parassiti che prediligono gli ambienti umidi e tutti quegli oggetti che assorbono l’umidità, come cuscini, mobili imbottiti, tessuti, tappeti e moquette.
Seppur la totale eliminazione degli acari sia impossibile, possiamo contenere la loro proliferazione attraverso alcuni semplici accorgimenti.
É fondamentale cercare di eliminare tutti i ricettacoli di polvere, tra i primi tappeti e moquettes e curare spesso la pulizia degli ambienti e degli arredi. La pulizia completa di tappeti e moquette tuttavia, può risultare difficile: in questi casi è possibile utilizzare degli acaricidi da somministrare una volta ogni 3-6 mesi.
È opportuno prestare attenzione anche alla pulizia dei termosifoni, dove la polvere può facilmente accumularsi. Per spolverare si consiglia l’utilizzo di appositi prodotti sui panni, in modo da non spargere polvere e da assicurare un miglior risultato in termini di brillantezza. In alternativa utilizzare piumini o panni a base di cellulosa o a carica elettrostatica che, per il disegno della loro trama, limitano la dispersione.
Può essere una soluzione anche l’utilizzo regolare di un’aspirapolvere dotata di filtro Hepa (molto più efficace nel catturare anche i granelli più piccoli).
Per limitare la presenza di acari nella camera da letto dovremmo porre il materasso ad un’altezza di almeno 25 cm dal pavimento e le lenzuola dovrebbero essere cambiate con una frequenza di una volta ogni 1-2 settimane, almeno saltuariamente dovrebbero essere sottoposte a cicli di lavaggio che mantengano la temperatura di 60°C almeno per un’ora o che raggiungano i 95°.
Una volta puliti, cuscini e materassi andrebbero protetti con una fodera di materiale impermeabile ma traspirante. Per la biancheria da letto andrebbero privilegiate sempre le fibre sintetiche, poco gradite agli acari.
I peluche, invece, vanno lavati a una temperatura di almeno 55° ogni 15 giorni, fatti asciugare e messi in freezer in un sacchetto di plastica per 12-24 ore.
Per tentare di sconfiggere la muffa la prevenzione prima di tutto.
Un ricambio di aria frequente e costante abbassa il livello di umidità, soprattutto negli ambienti più predisposti come bagni e cucine. I mobili non vanno appoggiati alle pareti, soprattutto quelle a nord della casa, ma va lasciato sempre un po’ di spazio per permettere la circolazione dell’aria. Se la muffa si forma significa che ci sono dei punti particolarmente freddi, in cui l’umidità si condensa: per evitare che ciò accada, materiali costruttivi di qualità e pitture antimuffa sono presupposti indispensabili.
Se, nonostante i nostri accorgimenti, macchie grigie e nere si presentano puntuali con il loro sgradevole odore, l’unica soluzione è quella di utilizzare uno spray a base di candeggina e trattare le superfici con cura, prestando molta attenzione al colore di fondo e a non macchiarsi i vestiti.
Quando le macchie di muffa compaiono sui tessuti, se bianchi e resistenti, si può procedere al lavaggio con candeggina; se delicati o colorati, è necessario utilizzare prodotti specifici o la “candeggina delicata”. Il sapone di Marsiglia è un valido alleato per pretrattare tappeti e moquettes, che andranno poi lavati con degli shampoo specifici.
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