Quando entrate in casa vi sembra di addentrarvi nella giungla, inciampando tra i giocattoli dei vostri figli, spaventandovi di fronte alla mole di panni sporchi ammucchiati tra il letto e il pavimento e disperandovi di fronte alle pile di piatti dei giorni precedenti?
Fastidioso come una mosca: non si dice a caso!
Habitat, caratteristiche, comportamenti
La mosca. Se non pensiamo immediatamente al famosissimo film di David Cronenberg interpretato dal bravissimo Jeff Goldblum, proviamo un senso di fastidio e repulsione. E non a torto. Infatti la mosca può essere molto pericolosa per la nostra salute, in quanto è veicolo di malattie e infezioni anche gravi.
La mosca è un insetto appartenente all’ordine dei ditteri che è in grado di adattarsi ad ogni tipo di ambiente, a esclusione di quelli con climi molto freddi.
È un insetto dalle dimensioni medie che vanno dai 5 ai 10 mm, caratterizzato da una testa grande e da un addome poco sviluppato e dotato di occhi composti e ali trasparenti.
Il ciclo di vita della mosca ha una durata variabile a seconda di temperatura e umidità e può durare 8-10 giorni se la temperatura è elevata, per prolungarsi fino a 45-50 giorni, se il clima è più freddo. Comprende 4 stadi: uovo-larva-pupa-adulto. La deposizione delle uova avviene a gruppi di 100-150 e in microambienti costituiti da materiale organico in decomposizione o escrementi: qui, a contatto con sostanze che stanno subendo un processo fermentativo con temperature che si aggirano intorno ai 40°, anche la larva giunge a maturazione. Avvengono 3 mute, dopodiché le larve si spostano, si interrano e si trasformano in pupe dalle quali uscirà l’adulto. La femmina, già 48 ore dopo lo sfarfallamento, è in grado di deporre le uova e si mette alla ricerca di ambienti sufficientemente caldi e umidi.
Le principali varietà con cui l’uomo entra in contatto sono: la mosca domestica, il moscerino della frutta, la mosca degli scarichi, la mosca cavallina, i pappataci, la mosca carnaria, la mosca delle mansarde e la callifora.
Tra quelli elencati la mosca domestica è, tra i ditteri, il nostro nemico principale e tra quelli più infestanti: è in grado, infatti, di infestare qualsiasi tipo di ambiente (abitazioni, magazzini, discariche, fogne, industrie e aziende zootecniche); è attratta dall’odore di putrefazione e fermentazione e si ciba di sostanze liquide zuccherine, sangue o carne marcescente e prodotti organici decomposti, che riesce ad ammorbidire secernendo una saliva ricca di enzimi digestivi; è altresì ingolosita dalle feci, così come da ogni tipo di alimento adatto a uomini e animali, da cui trae l’acqua e le proteine che servono alla femmina per la deposizione delle uova.
Questo insetto può dunque essere un vettore di malattie, posandosi ovunque e indistintamente su cibo solido o liquido, sano o in marcescenza rendendosi responsabile della trasmissione di salmonellosi, poliomelite, colera, tubercolosi, antrace e dissenterie di vario tipo.
Come ci possiamo difendere?
Avendo la possibilità di trovare molto facilmente luoghi idonei alla deposizione delle uova, la mosca si presenta come un insetto davvero molto difficile da tenere sotto controllo e allontanare. Il suo ciclo riproduttivo è molto veloce: nell’ambiente ideale per il suo insediamento possiamo assistere alla convivenza di più generazioni che si accavallano e trovare esemplari della mosca in ognuno dei suoi stadi di sviluppo.
Seguendo alcune semplici norme di comportamento e adottando qualche stratagemma possiamo riuscire ad arginare fastidi e pericoli che questi insetti ci arrecano e individuare i rimedi da adottare per allontanare le mosche.
Per eliminare le mosche anzitutto è importante tenere la casa pulita: lasciare avanzi di cibo, bottiglie aperte, stoviglie non lavate, sacchetti dell’immondizia con i resti dei nostri pasti, attira le mosche che poi vanno a posarsi ovunque. Poi è utile non usare profumi dolci e abiti scuri e bruciare olii con gli odori che notoriamente sono repellenti per gli insetti.
In secondo luogo ricordiamoci dell’effetto che ha la luce su questi insetti: le mosche scappano dal buio, quindi per far uscire una mosca dalla stanza o addirittura dalla casa è sufficiente spegnere tutte le luci e attirare l’insetto all’esterno con una fonte luminosa.
Per quanto riguarda i prodotti che troviamo in commercio, molteplici sono le azioni che possiamo porre in essere per eliminare il problema in modo efficace e definitivo.
Anzitutto dobbiamo verificare se siamo in vicinanza di siti adatti alla deposizione delle uova o comunque attraenti per l’insetto e, se non sarà possibile procedere alla loro rimozione, sarà necessario eseguire trattamenti antilarvali: esistono infatti prodotti specifici (IGR- Insect Growth Regulator) che sono in grado di arrestare la maturazione delle larve provocando una irreversibile alterazione nel loro sviluppo. Si tratta di formulati sotto forma di compresse, soluzioni liquide o preparati granulari, a seconda della superficie da trattare, e vanno usati seguendo sempre scrupolosamente le istruzioni indicate sulla confezione. Il trattamento dei focolai dovrebbe essere il primo da mettere in atto e dovrebbe diventare un’abitudine di comportamento, successiva alla corretta applicazione di tutte le norme di igiene ambientale: infatti il disinfestatore viene solitamente contattato quando il livello di presenza delle mosche è già significativo, rendendo più laboriosa l’azione di disinfestazione che è già stata pregiudicata.
Per quanto riguarda la gestione della lotta alla mosca nello stadio adulto, possiamo ricorrere all’attuazione delle normali misure sanitarie, all’uso di barriere repellenti e strumenti fisici (zanzariere, porte ad aria, trappole luminose a luce uv, carta moschicida) e, infine, se si rende necessario, possiamo utilizzare trattamenti adulticidi.
Esistono trattamenti ad azione residua, trattamenti spaziali e strisce impregnate: si tratta di azioni che, se attuate seguendo le istruzioni indicate dai produttori, sono assolutamente sicure.
I primi consistono nell’erogazione sulle pareti dei fabbricati di polveri bagnabili o concentrati emulsionabili (i più usati sono gli esteri fosforici, seguiti dai carbammati e dai piretroidi) attraverso pompe a pressione costante: la durata del loro effetto varia da due settimane a due mesi circa, a seconda del tipo di superficie, dalla formulazione scelta, dall’umidità, dall’esposizione alla luce del sole.
I trattamenti spaziali vengono realizzati attraverso l’impiego di aerosol portatili contenenti soluzioni o emulsioni di insetticida: in esterno, questa tecnica è efficacissima ma non duratura e va utilizzata solo in situazioni di emergenza; anche per quanto riguarda gli spazi interni questo intervento è da mettere in atto solo in caso di infestazione pesante, va adeguato in quantità e durata all’ampiezza dell’area e va effettuato dopo il tramonto, quando maggiore è il numero di mosche che riposano sui soffitti o sui lampadari.
In sintesi: o eliminiamo le condizioni che creano il microambiente ideale per la deposizione delle uova e lo sviluppo delle larve (sanificazione ambientale), o ricerchiamo i siti di sviluppo per procedere a trattamenti antilarvali, o adottiamo interventi repellenti o realizziamo trattamenti adulticidi abbattenti utilizzando prodotti specifici.
Sebbene possa sembrare che la mosca faccia parte di quegli insetti per la cui esistenza non riusciamo a trovare ragione, sappiamo bene che non è così. Ciò non toglie che rimanga causa di fastidi e pericoli e che l’essere umano si debba proteggere e difendere da essa.
Avete dubbi o domande che vorreste sottoporre alla nostra redazione? Scriveteci su Facebook e su Instagram.