Quando entrate in casa vi sembra di addentrarvi nella giungla, inciampando tra i giocattoli dei vostri figli, spaventandovi di fronte alla mole di panni sporchi ammucchiati tra il letto e il pavimento e disperandovi di fronte alle pile di piatti dei giorni precedenti?
Come pulivano i pavimenti nella storia?
Pulire il pavimento fin dall’antichità è sempre stata un’operazione affidata alle classi più umili.
Sappiamo ad esempio che al mattino presto - in genere all’alba - gli schiavi dei Romani, vissuti nel periodo del tardo impero, iniziavano la giornata pulendo i pavimenti in mosaico o in cotto delle abitazioni dei loro padroni.
Come svolgevano questa attività gli antichi Greci e i Romani? Usavano scope apposite, acqua e segatura. Il marmo invece richiedeva attenzioni particolari: era uso infatti stendere la cera d’api con stracci in tela. Per i mosaici invece adoperavano la pietra pomice.
Nel corso della storia le cose sono fortunatamente cambiate: pensate se ancora oggi dovessimo usare la segatura!
Quando il pavimento era in terra battuta, ovviamente era sconsigliato l’uso dell’acqua e ci si affidava alla forza delle braccia e a resistenti scope di saggina.
Nei secoli si era largamente diffuso il pavimento in mattoni, anche se era un materiale poroso e dunque difficile da pulire.
La soluzione: impermeabilizzarlo con una grande quantità di cera applicata con spazzoloni e tirata poi a lucido con la forza delle braccia!
E quanti di voi ricordano con tenerezza le nonne che stendevano con cura la cera sul parquet o il “sapone nero” ottenuto dall’olio d’oliva?
Siamo certi di non essere stati i soli costretti a indossare le pattine anche se – diciamocelo! - non eravamo così dispiaciuti mentre facevamo lunghe scivolate tra le stanze di casa!
Ad oggi i nostri pavimenti sono diventati superfici d’arredo di grande design e raffinatezza, di conseguenza è stato necessario rivoluzionare anche i detersivi.
I prodotti di oggi sono stati pensati riducendo considerevole degli elementi attivi inorganici, efficaci sì, ma che lasciavano residui, a favore di altri che asciugano senza lasciare aloni.
Una sola cosa non è cambiata da ieri ad oggi: il momento in cui apriamo le finestre per asciugare il pavimento, voltiamo le spalle e immancabilmente, dopo pochi istanti, dopo lo ritroviamo pieno di impronte ovunque.
Siete d’accordo?!
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