Come pulire alla perfezione le fughe delle piastrelle in bagno e in cucina?

Volete far tornare immacolate le fughe delle vostre piastrelle in cucina e in bagno, ma non sapete se utilizzare un detergente neutro, la candeggina oppure il vapore?
Ve lo spieghiamo noi!

La pulizia delle fughe tra le piastrelle è un'attività lunga e noiosa, ma con i giusti consigli e accorgimenti diventerà tutto più facile!
Dovete sapere che il materiale tra le fughe è composto da una pasta porosa e ruvida chiamata stucco, che con il tempo può diventare più scuro o essere aggredito da muffe e incrostazioni. 
Per risolvere questo problema - non solo estetico, ma anche d'igiene - bastano davvero pochi accorgimenti. La cosa più importante è avere la certezza di fare le cose in sicurezza, prima di iniziare una qualsiasi attività di pulizia. 

Prima di usare un prodotto è importante dedicare del tempo a leggere sempre l’etichetta descrittiva e fare attenzione alla didascalia delle figure riportate sulla confezione.
Nell’articolo Icone di sicurezza: un importante riepilogo troverete un breve vademecum sulle icone di sicurezza, così da non poter sbagliare! Consultare le condizioni d’uso e i dosaggi corretti per l’impiego del prodotto è un’ottima forma di prevenzione degli incidenti domestici.
Se indicato sulla confezione del prodotto, è importante proteggere le parti del corpo che possono entrare in contatto, quindi, se è il caso, munitevi di guanti, ed evitate il contatto con gli occhi, ricordandovi inoltre di tenere il prodotto lontano dalla portata dei bambini.
Altri strumenti da utilizzare sono un vecchio spazzolino, per poter sfregare con precisione tra fuga e piastrella, e una spugnetta dotata di parte abrasiva.

Occuparsi della pulizia delle le fughe tra le piastrelle è utile per eliminare schizzi di sapone, dentifricio, grasso, depositi di polvere e sporcizia dove si possono accumulare germi e batteri.
Per pulizie di questo tipo vengono utilizzati tre metodi: l’utilizzo di un detergente neutro, l’utilizzo della candeggina o del vapore ad alte temperature. 

Il detergente neutro viene consigliato quando la quantità di sporco è modesta.
Basterà  utilizzare un panno inumidito con il detergente per rimuovere dalla superficie le particelle oleose o tracce di polvere in eccesso.

Per uno sporco resistente e con tracce nere  di muffa, si consiglia l’utilizzo della candeggina, in grado di aggredire più efficacemente tracce di questo tipo.
La candeggina è ottima per le sue proprietà sbiancanti e evita gli effetti nocivi della muffa. ATTENZIONE: non mescolare assolutamente la candeggina con altri prodotti!

In questi casi viene spesso raccomandato anche l’utilizzo di macchinari a vapore che permetterebbero di pulire, sterilizzare e disinfettare molte superfici.
Ricordate però che per avere un effettivo effetto disinfettante, dovrete tenere la bocchetta a contatto con la superficie per un tempo sufficiente perché essa si riscaldi fino ad una temperatura superiore a 60°C. La pulizia a vapore è consigliata per chi soffre di allergie e asma, e per chi vuole evitare l’uso di prodotti chimici. Ricordate comunque che riscaldare l’acqua per produrre vapore è un’operazione piuttosto dispendiosa in termini di consumo energetico.

Prima di procedere con l’uso di questo elettrodomestico, inoltre, ricordate che è necessario rimuovere ogni traccia di polvere per evitare che diventi una poltiglia umida sulla superficie da lavare. Ricordatevi infine di aprire sempre le finestre quando fate queste operazioni, lasciando l’ambiente ben areato e privo di ristagni di umidità.

 

Per approfondimenti potete leggere:
Marmo, granito e quarzo: superfici belle ma difficili da pulire
Rimuovere ogni macchia dalle superfici dei mobili della cucina
Come pulire le diverse pietre della cucina
PPulire le fughe delle piastrelle: ecco i metodi più efficaci

Torna alla categoria: