Quando entrate in casa vi sembra di addentrarvi nella giungla, inciampando tra i giocattoli dei vostri figli, spaventandovi di fronte alla mole di panni sporchi ammucchiati tra il letto e il pavimento e disperandovi di fronte alle pile di piatti dei giorni precedenti?
Second Networking Roundtable: Safety
Esperienza, un termine che racchiude al suo interno azioni, conoscenze e ricordi.
L’esperienza, contornata da iniziali momenti di perplessità, a cui è seguito stupore, curiosità e tanta voglia di esprimersi è ciò che rimane dopo aver partecipato al “Second Networking Roundatable: Safety”, avvenuto lunedì scorso presso lo spazio Tadini di Milano.
La sicurezza, si sa, è un tema molto trattato e declinabile in una molteplicità di ambienti, sia pubblici che privati. Ma quando ci si trova a discuterne con un gruppo di blogger e influencer provenienti da settori molto diversi tra loro, lo scenario si complica ma, inevitabilmente, si arricchisce.
La tavola rotonda sulla sicurezza è il secondo di due eventi organizzati per catturare opinioni, credenze e convinzioni di voci diverse riguardo temi di dominio pubblico, sui quali esiste però ancora tanta confusione. Come ci si comporta, in privato o in pubblico, all’interno dell’ambiente familiare o di quello lavorativo, quando si parla di sicurezza?
Anche questa volta, per rendere l’esperienza più personale e immergersi nell’attività, si è indossato un particolare accessorio: le cuffie, strumento che ha contribuito a rendere l’approccio più rilassato e spontaneo.
Spazio Tadini a Milano è stato culla di questo secondo appuntamento e, a un piacevole coffee break dove scambiarsi le prime parole, é seguita una breve visita della location tra opere e sculture dai colori brillanti. Terminata la labirintica visita alla mostra i partecipanti si sono trovati in uno spazio ampio, dai colori piatti, ma abbellito da significative foto in bianco e nero appese alle pareti. Qui ha avuto inizio l’evento: un grande tavolo rettangolare con delle cuffie posizionate davanti a ogni postazione ad aspettare di essere indossate.
Così è iniziato il gioco!
Nelle cuffie una voce calda, è quella di Carlo, conduttore teatrale che aveva sapientemente guidato anche lo scorso evento.
Fogli con dodici parole da disegnare, colorare e interpretare liberamente, da associare al gusto e all’olfatto, assaporando sapori piacevoli e altri molto meno…
Si sono visti i partecipanti riscaldare allegramente l’ambiente rubandosi le carte colorate di Dixit Jinx per identificare le parole “cura”, “responsabilità”, “regole”, “incidente”, “pericolo”, “rischio”, “salute”, “prevenzione”, “protezione”, “tranquillità”, “pazienza” e “educazione”, in seguito associate ai gusti e sapori più disparati.
Tolte le cuffie è apparso Carlo, la voce narrante fino a quel momento rimasta nascosta, che, tra confronti e discussioni, ha aiutato a creare una ricca mind map sulla sicurezza, con un susseguirsi di spunti e grande partecipazione da parte di tutti i presenti.
L’angolo “leggende metropolitane” ha fatto sorridere e, allo stesso tempo, pensare a quante informazioni non corrette circolavano in passato e non smettono di essere trasmesse anche nel presente.
Tramite un test si è fatta poi chiarezza su falsi miti e comportamenti virtuosi da tenere per salvaguardare la propria sicurezza e quella dei propri cari, creando una colorata lista di post-it.
Figura che è riuscita con la sua abilità a rappresentare graficamente ogni parola o frase cult del focus group è stato Davide Ceccon, famoso illustratore che, grazie alla spiccata ironia nel disegno come nella vita, ha dato vita a una serie di disegni tanto ironici quanto realistici sul tema della sicurezza.
Per capire se i presenti fossero sul pezzo in tema di “etichette”, sono stati sottoposti a un test: identificare le etichette corrette e distinguerle dalle rivisitazioni di Ceccon. Se ne sono viste delle belle.
Complicità e armonia hanno caratterizzato l’evento, ridendo, scherzando e…ballando! Si, perché ad un tratto, riprese le cuffie…musica! Una voce suadente ha invitato tutti a lasciarsi andare, a farsi prendere dal suono e ballare a ritmo di “I will survive” di Gloria Gaynor, scatenandosi e respirando senso di libertà.
Esausti dalle danze tutti a pranzo! Un buffet dai colori della natura ha soddisfatto anche i palati più fini, contribuendo, tra un boccone di zucchina ripiena e un piatto di riso, a far scambiare contatti e, appunto esperienze, ai partecipanti e a chi ha contribuito all’organizzazione dell’evento.
Ciò che senza dubbio è emerso durante la giornata passata assieme è l’importanza e la bellezza del confrontarsi con gli altri, ascoltando, affermando o smentendo, ma pur sempre arricchendo il proprio bagaglio di esperienza.
Un grazie a chi ha preso parte con energia e vitalità a questa giornata diversa, grazie a Sabina, Adriana, Lara, Andrea, Silene, Patrizia, Andrea, Cristina, Andrea, per aver partecipato con grande interesse alle attività proposte. Un ringraziamento anche allo staff composto da Carlo, Paola, Matteo, Davide, Andrea, Anna, Gaia, Daniele e Ilaria. Grazie a chi, tramite l’apertura e il confronto, ha contribuito ad arricchire le esperienze di ciascuno sul tema sicurezza, cercando di inquadrarla come qualcosa di non così difficile da raggiungere.
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