Perché è importante pulire l’impianto di condizionamento? La parola all’esperto

Di recente vi abbiamo spiegato come, con quali strumenti e con quale frequenza bisogna dedicarsi alla pulizia e manutenzione del proprio impianto di condizionamento, ma perché è così importante? Per rispondere a questa domanda abbiamo intervistato il responsabile del settore Ricerca e Sviluppo di una nota azienda italiana del settore, che ci ha spiegato tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento.
 

Perché è necessario pulire l’impianto di climatizzazione?

Questa attività è di fondamentale importanza per tre motivi:
- garantisce un elevato livello di qualità e salubrità dell’aria; migliorando quindi la vita delle persone che occupano gli ambienti in cui è presente;
- permette di ridurre il consumo energetico (e la conseguente spesa in bolletta) mantenendo elevato lo scambio termico;
diminuisce il rischio di guasti e malfunzionamenti prematuri.
 

Quali sono i rischi che si corrono se non si pulisce il proprio impianto?

Una scarsa manutenzione può causare l’accumulo, nei filtri e nelle unità interne, di diversi tipi di agenti infettivi (batteri e virus) e di allergeni (muffe, funghi e acari), in particolari quelli responsabili di disturbi alle vie respiratorie, congiuntiviti o reazioni allergiche; una pulizia regolare e approfondita permette invece di tutelare soggetti allergici o addirittura asmatici da eventuali agenti nocivi. Nel caso di dispositivi installati in ambienti di piccole dimensioni come l’abitacolo di un’automobile, la presenza di batteri e muffe nei condotti di ventilazione può anche causare odori sgradevoli, oltre a rischiare di compromettere la salute dei passeggeri esposti direttamente al flusso dell’aria per lunghi periodi di tempo.
 

Pulire i filtri con acqua calda e detergente è corretto e sufficiente per mantenere pulito l’impianto?

No, perché virus, germi e batteri possono essere eliminati solo utilizzando prodotti igienizzanti e disinfettanti specifici per questo tipo di pulizia, ovvero pensati per non danneggiare i materiali che li compongono. È inoltre necessario pulire anche tutte le altre componenti delle unità interne (come batterie alettate, scocche, scarico e pompa di condensa) per poter essere sicuri di aver eliminato qualsiasi microrganismo, residuo organico o traccia di sporco.
 

Con quale frequenza è dunque consigliato effettuare una pulizia completa dell’impianto?

Per mantenere il vostro impianto di climatizzazione funzionante ed efficiente è consigliato pulirlo minimo due volte l’anno: prima di accenderlo in primavera, per eliminare la polvere depositatasi durante l’inverno, e dopo l’estate, per evitare che lo sporco accumulato durante l’utilizzo si incrosti sulle superfici. Se si tratta invece di una pompa di calore, è sempre opportuno pulirla quando si passa dalla modalità di riscaldamento a quella di raffreddamento e viceversa, mentre la pulizia dei filtri può essere svolta autonomamente con frequenza mensile utilizzando gli appositi prodotti disponibili in commercio. 

 

Per approdonfimenti potete leggere:
Come prendersi cura dell'impianto di condizionamento
Pulire il condizionatore
Pulire gli interni dell'auto
Basta con gli acari e con la muffa


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