Pulire il davanzale dal guano di piccione

Le superfici esterne delle nostre abitazioni sono sottoposte ogni giorno al deterioramento causato non solo dagli agenti atmosferici legati al clima, ma anche dal contatto con sostanze corrosive e altamente nocive come gli escrementi di animali domestici e selvatici, specialmente i volatili.
Il guano di piccione è un problema molto diffuso non solo a livello estetico ma soprattutto igienico, dal momento che contiene elevate quantità di patogeni, parassiti e batteri che possono causare malattie infettive dannose per il sistema polmonare e immunitario dell’uomo.
Per questa ragione è di fondamentale importanza adottare apposite misure di sicurezza prima e dopo la pulizia: indossare guanti di gomma, cuffia, mascherina e occhiali protettivi vi aiuterà a proteggervi dal rischio di contatto, mentre lavare accuratamente mani e corpo alla fine del processo ridurrà ulteriormente la possibilità di contaminazione.
Una volta adottate tutte le precauzioni e consigliate per la protezione delle zone più esposte del vostro corpo (vie respiratorie e occhi) siete pronti per procedere con la rimozione del guano dai vostri davanzali, e per farlo vi serviranno: una scopa rigida, acqua molto calda, una paletta raschiante, carta assorbente e del detergente sanificante.
Utilizzando la scopa rigida eliminate i residui superficiali, cercando di a sollevare meno particelle possibile, poi versate l’acqua (si può utilizzare anche una pompa o una pistola irrigatrice ad alta pressione) evitando accuratamente di essere raggiunti dagli schizzi; dopodiché utilizzate la paletta per rimuovere le incrostazioni più resistenti e strofinate con la carta assorbente o stracci, premurandovi infine di buttare via tutto.
Per un’igienizzazione ottimale è possibile utilizzare l’ammoniaca, il cui forte odore funge anche da repellente per i piccioni se usato con frequenza, oppure un apposito detergente quando si trattano superfici particolarmente delicate.
Una volta terminata la procedura è necessario raccogliere tutti i rifiuti organici e i materiali impiegati in sacchetti molto resistenti e smaltirli in completa sicurezza con l’immondizia.
Non è tuttavia da escludere a priori la possibilità che un volatile entri da una finestra o da una porta lasciata aperta e espleti le sue funzioni corporali in qualche ambiente interno della casa.
Eccovi quindi alcuni consigli per rimuovere gli escrementi dalle diverse superfici:

·        tappezzeria e moquette: utilizzare un panno inumidito con acqua calda per rimuovere la parte più consistente, poi spruzzare un apposito detergente e lasciarlo agire il tempo necessario per degradare la sporcizia indurita e quindi passare nuovamente il panno;

·        parquet, carrozzeria e altri materiali lisci: replicare il medesimo procedimento, prestando attenzione ad applicare il prodotto specifico più adatto per ogni tipo di superficie e lasciandolo agire non oltre il tempo indicato per non rischiare di causare ulteriori danni;

·        abbigliamento: realizzare una soluzione di detersivo delicato e acqua calda (rapporto 1 a 5), applicare sulla zona interessata e lasciare agire, poi strofinare con una spazzola per bucato o una spugna morbida (effettuando movimenti circolari per i capi più delicati) e terminare con un lavaggio a temperatura medio-alta.

Vi ricordiamo ancora una volta di evitare assolutamente il contatto diretto con il guano, che contiene i batteri che trasmettono salmonella, escherichia coli (responsabile di forti gastriti) e psittacosi (causa di febbre, sudorazione, nausea, diarrea e cefalea, particolarmente rischiosa per le donne in gravidanza), e di non aspettare mai troppo a lungo prima di rimuoverlo, dal momento che i sali minerali e l’umidità in esso contenuti potrebbero intaccare in modo irreparabile le vostre superfici.

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