Sporco, scopriamolo insieme

Ogni volta che facciamo le pulizie un termine ricorrente che usiamo è “sporco”, una parola semplice che va ad identificare diverse tipologie di materiale indesiderato che possiamo trovare ovunque e in diverse forme su vestiti, tovaglie, corredi da letto oppure sulle superfici di oggetti, mobili e pavimenti.

Vediamo insieme di cosa si tratta così da capire meglio come rimuoverlo utilizzando il giusto detergente.
Innanzitutto la prima distinzione da fare è quella relativa alla composizione e alla sua capacità di essere solubile nell’acqua oppure no.
Residui di zucchero e sale si tolgono facilmente a contatto con l’acqua mentre grasso, argilla e fuliggine necessitano di trattamenti specifici con prodotti dedicati.
Successivamente dobbiamo capire lo stato fisico dello sporco: può essere sia liquido, come le macchie di olio, vino, inchiostro o sugo sia solido, come residui di cibo incrostato o grasso alimentare che raffreddandosi si solidifica oppure intermedio tra i due stati, come salse, confetture o creme.

Attenzione!
I solidi insolubili sono quelli più difficile da rimuovere: uno tra i più comuni è la cera delle candele sui tessili che rappresenta uno sporco fastidioso perché oltre ad essere di base solida ha una composizione oleosa.
Bisognerà dunque applicare un panno di carta assorbente e riscaldare la zona con un ferro da stiro così da far diventare liquida la cera rendendo più facile la rimozione e il successivo lavaggio.
Qualunque sia la composizione, una cosa è certa, dobbiamo impiegare il giusto prodotto evitando di ricorrere a metodi fai da te mischiando più detergenti insieme.

Vediamo qui di seguito alcune situazioni in cui bisogna ricorrere ad azioni mirate.
- Per rimuovere macchie di vino, rossetto o caffè dai tessuti dobbiamo impiegare gli smacchiatori concentrati che possiamo trovare in commercio, e che si differenziano in 3 tipologie: a base di percarbonato di sodio attivato, di acqua ossigenata e con enzimi - bisognerà pretrattare la zona interessata e procedere con il lavaggio in lavatrice.

Qualora il tessile fosse bianco si potrà trattare l’area con una soluzione composta da acqua e candeggina lasciando agire per qualche minuto.
- Se invece i vostri colletti della camicia sono spesso ingialliti o anneriti il principale colpevole è il sebo della vostra pelle. Si tratta di grasso secreto dalle ghiandole sebacee che a contatto con la nostra temperatura corporea diventa quasi totalmente liquido e facilmente assorbibile dai tessuti. In questo caso per rimuovere quelle fastidiose macchie bisognerà pretrattare la zona con un comune sgrassatore e procedere con il lavaggio.

Per tutte le altre macchie, come quelle che si formano molto spesso sui pavimenti conviene considerare sempre l’origine e procedere alla rimozione nel modo corretto:
- se sono di natura grassa i detersivi a base di tensioattivi le rimuoveranno facilmente
- se sono colorate bisognerà impiegare prodotti a base di acqua ossigenata, particolarmente efficaci
- se il calcare è parte dello sporco, come spesso avviene in bagno o nel lavello in cucina, bisognerà utilizzare detersivi acidi.

C’è chi usa l’ammoniaca diluita per questi compiti, ma tenete presente che il vantato effetto igienizzante è collegato solo alla rimozione dello sporco e, con esso, dei contaminanti. I detersivi formulati sono concepiti per le migliori prestazioni su sporchi specifici, scegliete quindi quello che fa al caso vostro.
Il risultato di un’azione di pulizia è sempre dovuto alla combinazione dei diversi tipi di energia che mettiamo in gioco: quella termica, legata alla temperatura dell’acqua di lavaggio, quella chimica, fornita dal detersivo (come ammoniaca o simili) e quella meccanica, fornita da voi stessi, che vi permetterà di ottenere un risultato soddisfacente.

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