Quando entrate in casa vi sembra di addentrarvi nella giungla, inciampando tra i giocattoli dei vostri figli, spaventandovi di fronte alla mole di panni sporchi ammucchiati tra il letto e il pavimento e disperandovi di fronte alle pile di piatti dei giorni precedenti?
Lavare correttamente i capi del proprio guardaroba? Una questione di sostenibilità
Quando compriamo un capo d’abbigliamento speriamo che duri il più a lungo possibile, ma non possiamo sperare che sia il solo materiale di cui sono fatti gli indumenti a fare miracoli: bisogna metterci impegno, cura e i giusti prodotti detergenti!
Per i capi delicati esistono dei detersivi specifici che non contengono enzimi (i quali rendono i prodotti più aggressivi sulle fibre proteiche come lana e seta), la cui alcalinità è più bassa e la schiuma abbondante, elemento che attenuare lo stress meccanico subito dai tessuti quando ruotano nel tamburo della lavatrice. In più contengono preziosi additivi che evitano l’eventuale infeltrimento e la formazione del famoso e odiatissimo ‘effetto pelucco’.
Per quanto riguarda i capi colorati è bene utilizzare detersivi che non facciano sbiadire i colori ed evitino il passaggio degli stessi tra i vari indumenti. Ricordate comunque che è sempre meglio utilizzare i foglietti acchiappa-colore per evitare che la camicetta gialla diventi verde durante il lavaggio con i pantaloni azzurri! Per i capi scuri si possono utilizzare prodotti che mantengano l’aspetto brillante del nero e del blu originali.
Come scegliere il programma della lavatrice? Semplice, basta effettuare un lavaggio breve e a bassa temperatura. Per i lavaggi delicati potete contravvenire alla regola solita di riempire la lavatrice al massimo: il lavaggio avviene a bassa temperatura, quindi non causate uno spreco eccessivo di energia elettrica. Riempite quindi il cestello fino a ⅔ in modo da assicurare che il lavaggio avvenga con acqua abbondante, chiudete un occhio per il consumo dell’acqua, lo state facendo per una buona causa. Non effettuate la centrifuga perché sottopone gli indumenti ad uno stress eccessivo. Se avete tempo e il capo lo richiede, cimentatevi nel buon vecchio lavaggio a mano - con quello si va sempre sul sicuro - stendete poi i capi in orizzontale, magari sopra un telo di spugna che assorba l’acqua in eccesso.
Che cosa dire dei jeans? Sicuramente anche voi avrete il vostro paio preferito che rievoca i momenti più felici: non vi preoccupate! Non vi abbandoneranno in fretta se darete loro la giusta attenzione! Innanzitutto evitate di lavarli troppo spesso in quanto il colore potrebbe sbiadirsi di volta in volta, evitate di riempire eccessivamente la lavatrice, in quanto i jeans non avrebbero troppo spazio nel movimento al suo interno, evitate di utilizzare l’asciugatrice in quanto l’elevata temperatura e la forza centrifuga esercitata sarebbe dannosa. Mi raccomando non lavate i denim a secco perché le fibre che lo compongono non sono idonee a questo metodo di pulizia e non riponeteli piegati all’interno dell’armadio perché si potrebbero creare grinze e pieghe visibili. Utilizzate piuttosto delle grucce. Ricordatevi inoltre di non riparare gli strappi, se non ne siete davvero capaci, perché questo comprometterebbe l’integrità dei pantaloni. Rivolgetevi piuttosto a un sarto.
Detto ciò non dimenticatevi di consultare sempre le istruzioni per il lavaggio presenti sulle etichette dei vostri capi: sono il miglior manuale di istruzioni a vostra disposizione.
Un focus obbligato lo dobbiamo fare sui capi in lana, ora che siamo nella stagione più fredda dell’anno. Come fare a preservarli di anno in anno morbidi e caldi? Armatevi di pazienza e lavate i vostri capi a mano in acqua tiepida, con un ammollo di 20 minuti circa e un massaggio armonioso che eviti sfregature dannose. Se siete di fretta non vi preoccupate, ci sono anche gli appositi programmi della lavatrice a freddo o con temperature molto basse, massimo 30°, mi raccomando non riempite troppo il cestello per lasciare spazio al movimento. L’asciugatura è un momento importante - anzi fondamentale! - se il lavaggio è fatto a mano, i capi lavati saranno particolarmente bagnati anche dopo averli strizzati delicatamente: è sconsigliabile pertanto appenderli completamente in verticale, perché il peso dell’acqua tenderà ad allungare il tessuto con il rischio di deformarlo.
Anche gli abiti o le giacche eleganti in velluto sono importanti durante la stagione invernale e chi non vorrebbe conservarne l’ottimo aspetto in modo tale da poterli utilizzare ripetutamente nelle occasioni speciali?
Per lavare il capo intero, se non è prescritto il lavaggio a secco, potete anche usare la lavatrice; lavate sempre i capi di velluto separatamente, rivoltandoli per evitare che lo strofinio ne danneggi le fibre e la luminosità. Utilizzate un detersivo per delicati, aggiungete - se necessario - i foglietti salva-colore e usate un programma per seta o lana max 30°, evitando o limitando al massimo la centrifuga. L’uso dell’ammorbidente sarà fondamentale per riportare il capo al suo aspetto originale, morbido e lucente. Anche la stiratura dovrà essere leggera - e avvenire con il capo rivoltato, esercitando la minima pressione - per evitare di ammaccare troppo il tessuto. Talvolta può essere indicato usare il solo vapore che fuoriesce dal ferro da stiro, facendolo penetrare nel capo appeso su una gruccia che gli dia la sua forma definitiva. Qualora ci fossero delle macchie più insistenti, spazzolatela delicatamente con una piccola quantità di soluzione di sapone di Marsiglia, detersivo per piatti o sgrassatore da applicare rispettando il verso del velluto. Fate asciugare ed eventualmente sollevate il pelo spazzolando nel senso contrario.
L’ultimo consiglio è tutto al femminile: voi donne che tenete in guardaroba un bel vestito estivo in raso o una camicia preziosa… bene non fate perdere al tessuto la lucentezza e la morbidezza che lo caratterizza!
Usate un detersivo per capi delicati di buona qualità (se si tratta di raso di seta verificate in etichetta che non contenga enzimi), un programma di lavaggio a bassa temperatura, una bassa velocità di centrifuga. Appendete ad asciugare con cura, evitando false pieghe o deformazioni. Per stirare usate il ferro a temperatura bassa ed interponete sempre un panno di cotone fra il capo e la piastra calda. Nel caso di capi d’abbigliamento importanti, probabilmente dovrete prendere in considerazione l’opzione lavanderia, per evitare danni e possibili deformazioni della struttura del capo.
Infine una raccomandazione importante riguardante l’uso dell’ammorbidente: salvo i casi in cui una certa rigidezza e “consistenza” del capo sia preferibile, ricordate che l’uso corretto dell’ammorbidente è una operazione importante per assicurare l’appropriata “manutenzione” dei vostri capi, a cui manterranno la morbidezza originaria, evitandone l’infeltrimento e il restringimento e facilitando la successiva stiratura. Godrete quindi del vostro indumento preferito per molto più tempo, con la soddisfazione di adottare un comportamento virtuoso.
Detto ciò speriamo che i nostri consigli possano esservi stati d’aiuto, per cui scriveteci sui canali social e fateci sapere se siete riusciti a mantenere lo stesso guardaroba dell’anno scorso e magari anche di quello prima!
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