Quando entrate in casa vi sembra di addentrarvi nella giungla, inciampando tra i giocattoli dei vostri figli, spaventandovi di fronte alla mole di panni sporchi ammucchiati tra il letto e il pavimento e disperandovi di fronte alle pile di piatti dei giorni precedenti?
Come riciclare la plastica? Basta pensare in modo circolare
L’inquinamento è senza dubbio un grave problema per il quale tutti noi possiamo avere un ruolo fondamentale. Pensiamo al corretto riciclo dei materiali, per esempio, tema divenuto centrale negli ultimi anni, tanto da spingere a parlarne con frequenza proprio per creare una maggiore consapevolezza. Quando si comincia a discutere di questi temi, uno dei primi materiali ai quali si fa riferimento è la plastica che, nonostante la notorietà, suscita ancora numerosi dubbi in merito alle corrette pratiche di riciclo. Ecco alcune indicazioni che aiuteranno a rispondere alle maggiori domande in merito al suo smaltimento.
Quando si sente parlare di plastica si dà per scontato la sua definizione ma, precisamente, cosa si intende? Viene definita plastica il materiale organico che può essere utilizzato puro o unito ad altre cariche come fibre, carbonio, vetro, legno, petrolio o altri materiali.
Ovviamente l’utilizzo puro o miscelato non si può vedere ad occhio nudo ed è per questo motivo che si possono trovare i codici di riciclo riconosciuti a livello internazionale e rappresentati dalla sigla PET (Polietilene tereftalato). Nelle confezioni questa dicitura è facilmente identificabile grazio al logo composto da tre frecce che formano un triangolo (atto a rappresentare l’azione del riciclo) al cui interno viene indicato il codice di riferimento, dove i numeri da 1 a 9 indicano le possibili tipologie e combinazioni della plastica.
La caratteristica che ha reso noto questo materiale è la versatilità che rende possibile la sua lavorazione con facilità per creare imballaggi, componenti grandi e piccoli dell’elettronica, giocattoli, contenitori e altri oggetti di vario genere. Grazie alla sua malleabilità e dinamicità, la plastica è molto presente nella quotidianità ma, se non ci si presta attenzione con un corretto smaltimento, può avere un impatto importante sull’ambiente. Come ridurre l’impatto della plastica e smaltirla nel modo corretto?
L’industria della pulizia lavora da tempo ad un approccio circolare dove ogni oggetto non viene mai gettato ma sempre riciclato, compostato e riutilizzato per raggiungere l’obiettivo di creare il 20% di contenuto riciclato entro i prossimi 4 anni attraverso l’utilizzo di etichette fascianti in plastica riciclata o riducendo il peso degli imballaggi.
Se l’industria della pulizia adotta queste migliorie di produzione, come si può contribuire nella propria quotidianità? Alcune idee possono essere quelle di prestare attenzioni alle corrette modalità di smaltimento dei flaconi, di riutilizzare il più possibile i contenitori terminati per altri prodotti o attività, e di comprare prodotti con ricariche al fine di ridurre lo smaltimento dei flaconi. Tre regole alla base dello smaltimento perfetto rimangono comunque:
- Lavare accuratamente il contenitore della plastica prima di gettarlo;
- Rimuovere eventuali etichette di altri materiali in modo da rendere il riciclo il più efficace possibile;
- Ridurre le dimensioni di bottiglie e contenitori così da occupare il minor volume possibile.
Adottare il corretto approccio e spingersi sempre più verso una dimensione circolare non è impossibile, ma è necessario che ognuno faccia la sua parte mettendo in pratica queste piccole accortezze nelle abitudini quotidiane al fine di contribuire alla creazione di un futuro migliore e più sano.
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