Quando entrate in casa vi sembra di addentrarvi nella giungla, inciampando tra i giocattoli dei vostri figli, spaventandovi di fronte alla mole di panni sporchi ammucchiati tra il letto e il pavimento e disperandovi di fronte alle pile di piatti dei giorni precedenti?
Come prendersi cura dell’impianto di condizionamento
Con l’inizio della bella stagione tutti noi casalinghi doc dobbiamo svolgere un compito molto importante: la pulizia dell’impianto di condizionamento.
Per far sì che i nostri condizionatori funzioni sempre correttamente, è necessario effettuarne una manutenzione periodica a ogni cambio di stagione prima dell’accensione e dopo lo spegnimento e, se è presente anche un pompa di calore, anche ad ogni cambiamento tra modalità di riscaldamento e di raffreddamento.
Svolgere questa operazione con costanza e precisione comporta notevoli vantaggi in termini di:
- efficienza energetica, permettendo di risparmiare sulle bollette delle utenze;
- comfort, evitando la riduzione dello scambio termico e difficoltà di controllo di temperatura e umidità;
- prevenzione di guasti, garantendo una maggiore longevità del sistema;
- miglioramento della qualità dell’aria e della salubrità dei vari ambienti.
Prima di iniziare il procedimento è importante munirsi di dispositivi di protezione personale per proteggere la pelle e le vie aeree; è inoltre consigliato predisporre teli di plastica attorno allo split per evitare di disperdere polvere o residui nella stanza e munirsi di strofinacci in microfibra o spugne per pulire le scocche e le vaschette di scarico.
Bisogna poi scegliere la tipologia di pulitore più adatta alle proprie esigenze tra:
- acidi (con pH compreso tra 0 e 7), che rimuovono residui di calcare e salini o incrostazioni di ruggine, ma devono essere sempre completamente eliminati dall’impianto con un abbondante risciacquo;
- alcalini (con pH compreso tra 7 e 14), più adatti a rimuovere lo sporco ambientale e i residui organici o quelli causati dallo smog.
Particolare attenzione va prestata anche ai diversi tipi di erogazione, che possono essere:
- liquidi, solitamente più economici, facilmente dosabili e adatti per rimuovere sporcizia solubile (come ad esempio residui terrosi);
- in bombola aerosol liquidi, ottimi per rimuovere lo sporco che necessita di un potere distaccante elevato (come il grasso) grazie alla pressione costante che esercitano;
- in bombola aerosol schiumosi, che contengono una speciale schiuma che espandendosi ingloba lo sporco, bagnandolo e distaccandolo anche negli spazi più angusti.
Una volta effettuata la vostra scelta potete procedere con la pulizia interna del vostro apparecchio, tenendo presente che più piccolo è e più complicata sarà l’operazione a causa delle ridotte dimensioni delle sue componenti interne. Ecco come procedere:
- filtri: rimuoveteli dalla loro sede, sciacquateli con acqua nel senso opposto del flusso d’aria, spruzzate un pulitore specifico e lasciatelo agire, risciacquate e aspettate che siano completamente asciutti prima di rimontarli;
- evaporatore: staccate la corrente, rimuovete il coperchio del filtro esterno, le griglie e la scocca seguendo le indicazioni di disassemblaggio riportate sul libretto; è consigliabile applicare una protezione attorno allo split e proteggere le componenti elettriche ed elettroniche con del nastro adesivo;
- batterie alettate e componenti in metallo: procedete alla pulizia con pulitori liquidi o in bombola aerosol liquidi e schiumosi; è inoltre consigliato applicare un trattamento anticorrosivo, specialmente in ambienti molto ossidati;
- scocca e parti in plastica: pulite con un pulitore alcalino;
- scarico e pompa di condensa: staccate il tubo e utilizzate un imbuto per versarci dentro un prodotto chimico specifico per rimuovere sporco e ostruzioni; se il vostro modello presenta anche la pompa della condensa, rimuovetela e pulite il serbatoio.
Una volta terminata l’intera pulizia potete rimontare le componenti nell’unità assicurandovi che nessun cavo si sia spostato o danneggiato e che nessun componente elettrico sia bagnato.
Concludete effettuando un rapido test riaccendendo l’alimentazione e impostando la modalità ventilatore per almeno 10 minuti, per assicurarvi che non ci siano rumori sospetti, far uscire eventuale acqua in eccesso dalla serpentina e far asciugare completamente lo scambiatore.
Per quanto riguarda infine la pulizia dell’unità esterna vi consigliamo di rivolgervi a degli specialisti del settore, trattandosi di un’operazione complessa che viene solitamente svolta in zone della casa sopraelevate e quindi difficili da raggiungere.
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