Nella mia dispensa ci sono gli insetti!

Molto spesso con la bella stagione apriamo le porte delle dispense e ci ritroviamo in balia di qualche piccolo insetto svolazzante, comunemente chiamato con un vezzeggiativo della parola farfalla.
In realtà gli infestanti che si trovano nei prodotti alimentari sono diversi e prediligono differenti habitat.
Scopriamo quali sono!

Tignola della frutta secca

La Cadra cautella, comunemente detta Tignola della frutta secca, del cacao oppure dei magazzini tropicali, è un lepidottero che vive in presenza di avena, riso, orzo, frumento e mais, sia negli impianti di lavorazione che nei magazzini e nelle abitazioni. Ha una lunghezza di circa 7,5-10 millimetri con ali di colore grigio-marrone con bande trasversali più scure e punte più chiare. Quando è in  forma di larva si muove rilasciando bava sulla superficie dell’alimento, la quale risulta essere dannosa per l’integrità dei prodotti, in particolar modo per il cacao e i suoi derivati. Sempre in questo stadio, la tignola è in grado di bucare la confezione in cui l’alimento è contenuto.

Tignola Fasciata

Più grande della Cadra cautella, la Plodia interpunctella -o Tignola fasciata- è considerata uno degli insetti parassiti più dannosi al mondo. La Plodia interpunctella sverna come larva e compie 2-4 generazioni all’anno la femmina depone circa 200 uova per volta. Le sue ali hanno colori più vivi poiché il grigio chiaro vira verso il marrone-rosso e ramato. I danni principali ai prodotti alimentari si manifestano soprattutto a causa della contaminazione con escreti e bave sericee

Tignola Grigia della farina

Il suo nome scientifico è Ephestia kuehniella ed è un insetto infestante molto comune soprattutto all’interno di mulini, magazzini e dispense. Le sue ali hanno una colorazione bianco –sporco con striature e disegni a zig zag nere e grigio blu. Il ciclo di vita è variabile in base alla temperatura e all’umidità: dalle 4 settimane ai 3 mesi. È comunemente visibile all’interno di confezioni di farina, grano, crusca e cereali, frutta secca a guscio, legumi, semi e cioccolato, che contamina con escrementi e bave sericee.

Tignola del cacao o Ephestia elutella

Si trova soprattutto in magazzini e aree di semi di cacao e tabacco, frutta secca a guscio e cereali. La durata della sua vita dipende dalle condizioni ambientale e varia dai 2 ai 6 mesi. Come per i precedenti insetti, la contaminazione avviene prevalentemente a causa delle bave sericee.

Tonchio del fagiolo

L’Acanthoscelides obtectus o Tonchio del fagiolo assomiglia ad una goccia ricoperta di pelo corto  e lunghe antenne vistose. Si annida in inverno nei magazzini per poi trasferirsi sulle piante di fagiolo dove le femmine vanno a deporre le uova. Le uova crescono all’interno dei baccelli dei legumi, dai piselli alle lenticchie.

Tonchio del caffè

Le uova dell’Araecerus fasciculatus vengono deposti dalle femmine all’interno di semi parzialmente danneggiati di mais, caffè, cacao, noce moscata ma anche di radici di zenzero e frutta secca. Meno comune nella nostra fascia climatica, è molto diffuso nelle regioni tropicali e subtropicali.

Ptinide o Ptinus tectus

Assomiglia ad un ragno con la corazza ed è ricoperto di una peluria marrone chiara o dorata.  Si sviluppa e vive soprattutto in luoghi con scarsa rotazione delle merci e in condizioni igieniche non favorevoli. Attacca legumi, farine, spezie, cacao, noci, latte in polvere e resti di altri insetti morti.

Anobio del pane o Stegobium paniceum

L’insetto compie da 1 a 4 generazioni annue e, in condizioni ambientali favorevoli, completa il ciclo vitale in 50-70 giorni. Eccezionale polifago, attacca prevalentemente sostanze vegetali ricche in amido. Frequentemente presente nel pane secco, nelle paste alimentari e nei biscotti, produce caratteristici fori, perfettamente rotondi, da cui sfarfalla l’adulto.

Cornuto… Di un Gnatocero

Ha due grandi mandibole e due corna sulla testa che ne giustificano nome comune e scientifico: Gnatocerus cornutus. Comune in magazzini, mulini e panetterie si ciba di farina, pasta e semola.

Criptoleste

L’insetto Cryptolestes ferrugineus preferisce ambienti perlopiù caldi e con tasso di umidità elevato. Anche se alati, gli adulti volano raramente e attaccano datteri, frutta secca in generale e cereali.

Tarlo dell’avena

Il suo nome scientifico è Ahasverus advena ed è un insetto camminatore. la durata della sua vita raggiunge 300 giorni. Si nutre di muffe, insetti morti e alimenti danneggiati e crea il suo habitat ideale tra cereali, semi oleosi, frutta secca e spezie.

Punteruolo del riso o Sitophilus oryzae

L’insetto adulto di colore marrone – rossastro ha una bocca allungata come quella di un formichiere. caratteristico è il suo comportamento in caso di pericolo: avvicinano le zampe al corpo e fingono di essere morti restando immobili. Si sviluppano all’interno del chicco di riso e risultano invisibili fino a quando la larva giunge al corretto stadio di crescita ed esce allo scoperto. Attacca prevalentemente il riso e i cereali in genere, le leguminose e la pasta.

Punteruolo del mais o Sitophilus zeamais

come il suo quasi omonimo precedente presenta un apparato boccale evidente a forma di punteruolo. È di colore scuro con macchie sulle ali e aggredisce soprattutto il mais.

Il suo nome è Silvano o Oryzaephilus surinamensis

Lungo circa 3mm è di colore marrone scuro e, anche se provvisto di ali, raramente vola. I danni sono da attribuire alle larve che infestano qualsiasi derrata di origine vegetale. è infatti molto comune in ambienti diversi: mulini, pastifici, impianti di lavorazione, magazzini, cucine e ove siano presenti accumuli di cereali, alimenti essiccati, prodotti di lavorazione cerealicola, frutta secca a guscio, zucchero e dolciumi, cioccolato e tabacco.

Sempre Silvano, ma dei mercati

Silvano o Oryzaephilus mercator, lungo da 3 a 4 mm si distingue dal Oryzaephilus surinamensis per il capo più allungato, con occhi più grosse e antenne più robuste. In grado di volare si nutre di vari prodotti alimentari tra i quali semi, biscotti, frutta secca e grano.

Tenebrione Mugnaio: di amichevole ha solo il nome!

Il Tenebrio molitor è un insetto di colore scuro, talvolta nero, lungo fino a 20 mm nella sua fase adulta raggiunta perlopiù in primavera-estate. Vivono per 2-3 mesi e sono particolarmente resistenti a temperature basse. Attaccano le lettiere dei gatti e i prodotti di origine animale, ma anche sfarinati e crusche.

Tribolio delle farine: un nome, un programma

Il Tribolium casteneum è un parassita molto comune nel territorio italiano ed è ghiotto di una grande varietà di cereali e alimenti: semola, crusca, semi rotti, frutta secca, cacao e latte in polvere, insetti da collezione, erbari e crisalidi del baco da seta. Quando attaccano un alimento, le sue ghiandole secernono un liquido che gli dona un odore sgradevole e nauseabondo. La farina, quando diventa oggetto di attenzione di questo insetto, cambia colore diventando rosa-brunastra.

Tribolio della farina o Tribolium confusum

È l’insetto più longevo tra quelli presentati fino ad ora: può vivere fino a 2 anni! La femmina depone tra le 350 e le 400 uova direttamente all’interno della farina e dei vari alimenti. Predilige le aree temperate.

Altre specie diffuse

Da segnalare inoltre alcune specie di acari e tutti quegli insetti che non disdegnano le fibre dei tessuti… Ma di questo parleremo quando affronteremo i rischi corsi dal nostro guardaroba!

Avete dubbi o domande che vorreste sottoporre alla nostra redazione? Scriveteci su Facebook e su Instagram.

Torna alla categoria: