Quando entrate in casa vi sembra di addentrarvi nella giungla, inciampando tra i giocattoli dei vostri figli, spaventandovi di fronte alla mole di panni sporchi ammucchiati tra il letto e il pavimento e disperandovi di fronte alle pile di piatti dei giorni precedenti?
Zanzare, come difendersi dall'invasione?
L’estate oltre alle calde temperature e giornate soleggiate è caratterizzata anche dalla presenza alquanto fastidiosa delle zanzare, insetti piccolissimi che spesso ci tormentano durante il sonno o quando siamo all’aria aperta.
Conosciamole meglio
Le principali zanzare italiane sono quattro:
· Zanzara Comune (Culex pipiens): di colore marrone chiaro, punge di sera e mattino presto ed è conosciuta per il fastidiosissimo ronzio che sa produrre. È particolarmente diffusa nelle aree urbane, in quanto si riproduce in piccoli ristagni d’acqua e si sposta poco. È la zanzara con cui da sempre abbiamo convissuto.
· Zanzara Anofele (Anopheles claviger): un po’ più grossa delle specie cittadine, provoca una puntura particolarmente fastidiosa e trova come habitat naturale per il suo sviluppo l’ambiente rurale, caratterizzato da stagni e paludi.
· Zanzara di risaia (Ochlerotatus caspius): marrone e lievemente striata, può volare diversi chilometri, si sposta in sciami ed è in grado di infestare ampie aree nelle ore serali per poi sparire prima che giunga la notte.
· Zanzara Tigre (Aedes albopictus): nera a strisce bianche, a differenza delle altre specie è attiva durante il giorno e non solamente dall’alba al tramonto. Punge molto più rapidamente e riesce a fuggire velocemente, rendendosi difficile da uccidere.
L’ambiente ideale per le zanzare nello stadio giovanile è costituito dall’acqua stagnante, dolce o salmastra, indipendentemente dalla sua estensione e profondità: dai fitotemi (microsistemi acquatici) ai piccoli ristagni come tombini o sottovasi, dalle pozzanghere e le coltivazioni a tecnica di sommersione (risaie) fino alle grandi aree che caratterizzano le zone umide e costiere.
Quanto vive una zanzara?
La durata di vita degli adulti è variabile in base al sesso: i maschi vivono dai 10 ai 15 giorni, mentre le femmine da 1 mese a 4-5 mesi, riproducendosi più volte.
Perché ci pungono?
Anzitutto le zanzare che ci pungono sono solo le femmine e sono attirate dal nostro respiro, dalla nostra sudorazione, dal calore del corpo e dall’odore - motivi per cui colpiscono alcuni e altri no. Il nostro sangue è necessario all’insetto per fornire l’adeguato apporto proteico per la maturazione delle uova che può variare in base alla temperatura dell’acqua in cui sono deposte e può richiedere da 4 giorni a 1 mese.
Ma cosa possiamo fare per difenderci?
La primissima cosa da fare è eliminare i focolai di proliferazione: nelle aree urbane, e quindi nelle nostre abitazioni, possiamo modificare l’habitat in modo da non renderlo ospitale alla deposizione delle uova, svuotando i sottovasi o riempiendoli di sabbia, eliminando ristagni d’acqua e tutti quegli oggetti che possono favorire la formazione di microambienti acquatici.
Ulteriore passo che si può compiere, ove non sia possibile eliminare il ristagno, è quello di effettuare un intervento mirato sulle larve: in commercio esistono numerosi prodotti, sia liquidi che in pastiglie effervescenti che possono combatterle quando sono a questo stadio di sviluppo.
Contro gli esemplari adulti i sistemi sono:
- Utilizzo di strumenti di tipo fisico-meccanico: zanzariere, trappole per zanzare oppure l’uso di indumenti chiari che vadano a interferire con la loro percezione dei colori;
- Utilizzo di repellenti autorizzati, cioè di quelle sostanze che infastidiscono a livello olfattivo la zanzara, provocandone l’allontanamento. Ce ne sono di tantissimi tipi: possiamo trovare prevalentemente creme e spray chimici, a base di DEET (N.N-dietil-m-toluamide) o di ICARIDINA (Picaridin), facilmente reperibili nei supermercati o in farmacia. Attenzione però: è importante verificare che siano autorizzati dal Ministero della Salute.
- Utilizzo di trattamenti chimici adulticidi: piastrine e liquidi insetticidi da inserire negli emanatori elettrici, zampironi o soluzioni nebulizzate nell’aria che uccidono le zanzare durante il volo o quando si posano sulle superfici. Anche questi prodotti, come i repellenti menzionati sopra, devono rispondere a precisi requisiti in termini di efficacia e sicurezza d’uso ed essere autorizzati dal Ministero della Salute. Per tale motivo, possono essere utilizzati con fiducia, seguendo sempre le istruzioni.
Un ultimissimo consiglio sul verde: effettuare disinfestazioni sulle siepi che circondano un giardino, oltre a bonificare una fonte molto probabile di proliferazione delle zanzare, crea una barriera impenetrabile che impedisce agli insetti di sopraggiungere dall’esterno. Si tratta tuttavia di un intervento da effettuare solo in caso di forti infestazioni e comunque avendo cura di seguire le eventuali ordinanze locali.