Quando entrate in casa vi sembra di addentrarvi nella giungla, inciampando tra i giocattoli dei vostri figli, spaventandovi di fronte alla mole di panni sporchi ammucchiati tra il letto e il pavimento e disperandovi di fronte alle pile di piatti dei giorni precedenti?
Ciclo di vita di una mosca: conosciamo a fondo questo insetto
Probabilmente le considerate ugualmente fastidiose, ma sapete in realtà quanti tipi di mosche ci sono al mondo?
Tenetevi forte: all’interno della famiglia delle Muscidae si contano migliaia di specie differenti tra loro!
Tra queste, la principale specie infestante presente delle nostre abitazioni è la mosca (Musca domestica), un dittero olometabolo, ovvero a metamorfosi completa, che ama la luce e i climi caldi: le condizioni migliori per il suo sviluppo si registrano in ambienti che presentano una temperatura media di 35°C.
Grazie all’apparato boccale “lambente succhiante” l’insetto assorbe cibi liquidi o semiliquidi mentre, in presenza di substrato solido, effettua una prima disgregazione meccanica per poi perfezionarla con l’utilizzo del rigurgito della saliva. Questa attività è responsabile della potenziale contaminazione di tutto quanto viene a contatto con il dittero.
Ricerca luoghi nei quali siano presenti sostanze organico-proteiche in fermentazione o decomposizione , come per esempio vegetali, escrementi e immondizie, posti perfetti per l’ovodeposizione.
Una femmina di mosca domestica può deporre fino a 1000 uova, che si schiudono, in condizioni ambientali favorevoli, dopo circa 24 ore per mutare ripetutamente forma e stadio.
È questa la fase larvale, durante la quale il soggetto - privo di zampe - si va a depositare negli ambienti organici idonei per il suo sviluppo e inizia a modificare la sua colorazione, passando dal giallo chiaro, al marrone.
Dopo 3 stadi larvali, le mosche giungono allo stadio immobile di pupa, in questo stadio l’insetto, protetto da un caratteristico pupario di colore rossiccio-bruno, completa la metamorfosi in mosca adulta alata.
Per uscire dal pupario la mosca si serve di una sorta di vescicola - detta ptilinum – che si gonfia sulla fronte ed esercita pressione sulla “corazza” che la avvolge fino a romperla e si riassorbe una volta ultimata l’operazione.
Una volta uscita dal pupario, la mosca dispiega le ali e attende l’indurimento della cuticola per spiccare il volo.
Nella sua forma adulta, la mosca presenta un corpo diviso in capo, torace e addome e un paio di occhi composti da circa 4000 sfaccettature.
Da sempre diffusissimo, oggi questo insetto è meno presente di un tempo nelle città e focalizza la sua presenza nelle aree urbane limitrofe alle aree rurali, come anche in prossimità di focolai di infestazione quali i cassonetti della spazzatura e le discariche veri e propri catalizzatori d’attenzione della mosca.
Volete sapere come tenerle distanti da voi?
Continuate a seguirci su www.pulitiefelici.it