Quando entrate in casa vi sembra di addentrarvi nella giungla, inciampando tra i giocattoli dei vostri figli, spaventandovi di fronte alla mole di panni sporchi ammucchiati tra il letto e il pavimento e disperandovi di fronte alle pile di piatti dei giorni precedenti?
#iorestoincasa in compagnia delle parole del Dott.Emanuele Tomasini, il nostro Psicologo in Blue Jeans
Abbiamo chiesto al Dott. Emanuele Tomasini di accompagnarci in questo periodo di emergenza COVID-19 per rispondere ad alcuni quesiti relativi al benessere personale in un momento complesso.
Il post che leggerete è in costante aggiornamento, arricchito periodicamente delle risposte date ai lettori di Puliti&Felici che hanno interagito con lui attraverso le Stories dell’account Instagram @pulitiefelici.
Quella che stiamo vivendo è una situazione senza precedenti per la società contemporanea. Possiamo dire che le emozioni forti e contrastanti di questi giorni siano giustificate dalla novità e dal succedersi di cambiamenti repentini?
Assolutamente sì. Siamo di fronte a un pericolo dopo molto tempo e, per la prima volta senza precedenti, per la sua impalpabilità e invisibilità della minaccia. Il nostro normale bisogno di controllo ha ceduto. Questo sta generando profonda angoscia perché rende tutto più instabile e incerto. Ci sentiamo più indifesi. Di cosa possiamo giovare? Delle relazioni, in un'altra forma, ma con più consapevolezza e contenuti vividi e forti.
Quali strategie di contenimento dello stress o di negatività possiamo attuare?
Non affanniamoci. Siamo dei maghi nel trovare soluzioni per non sentire ansia e paura. Quello che sta accadendo sta coinvolgendo tutti ed è una situazione stressante perché ci sta mettendo sotto pressione. Limitiamo l'esposizione alle informazioni e scegliamo solo canali ufficiali. Rispettiamo le regole che ci sono state indicate. Prendiamoci del tempo. Sembra paradossale in questo momento, ma è una sfida alla quale non siamo abituati, ma che può farci crescere.
Cosa può consigliare a chi risente davvero negativamente di questo momento di sosta forzata? Ci sono dei servizi di supporto psicologico ai quali rivolgersi?
Ci sono molte iniziative che stanno nascendo per rispondere ai bisogni psicologici che si sono slatentizzati. È possibile rivolgersi a psicologi e psicoterapeuti, iscritti ai diversi Ordini Professionali regionali con un sito visitabile dai cittadini e molte informazioni. In un momento di emergenza, c'è bisogno di professionalità. Non esistono soluzioni prêt-à-porter. Ognuno di voi merita di essere ascoltato nella sua individualità, nella sua difficoltà e nei suoi dubbi. Chiedere aiuto è un gesto di cura verso se stessi e al contempo un modo per poter essere d’aiuto anche agli altri.
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